Il periodo Edo in Giappone

L’inizio dello shogunato Tokugawa

Con la battaglia di Sekigahara del 1600 e la conseguente presa del potere da parte di Tokugawa Ieyasu ebbe inizio il periodo Edo in Giappone, durato circa 260 anni fino alla Restaurazione Meiji del 1868. Tokugawa Ieyasu ottenne dall’imperatore il titolo di Shogun, massima carica militare dello Stato, dando avvio allo shogunato Tokugawa. Venne stabilito un nuovo centro politico-amministrativo nella città di Edo, odierna Tokyo.

La politica isolazionista dei Tokugawa

I Tokugawa adottarono una politica isolazionista per consolidare il proprio potere. Imposero un sistema feudale molto rigido basato sul dominio dei daimyo sulle proprie terre e sul controllo capillare della popolazione. Chiusero le frontiere al commercio internazionale, ad eccezione di limitati scambi con gli olandesi a Nagasaki, e vietarono l’uscita dei giapponesi dal Paese. In questo modo riuscirono a preservare stabilità interna e unità politica per circa due secoli e mezzo.

La cultura e la società del periodo Edo

Nonostante l’isolazionismo, il periodo Edo fu un’epoca di grande fioritura culturale. A Edo si sviluppò un vibrante commercio e aumentò sensibilmente la popolazione, che arrivò a oltre un milione di abitanti. Le arti quali il teatro kabuki, la cerimonia del tè, la calligrafia, la poesia e l’arte figurativa fiorirono. Sorsero le stampe ukiyo-e che raffiguravano la vita dei quartieri di piacere. La rigida gerarchia sociale divideva la popolazione in quattro classi principali, dai nobili guerrieri ai contadini.

L’economia nel periodo di isolamento

Nonostante il governo dei Tokugawa ostacolasse gli scambi esteri, l’economia giapponese conobbe una fase di grande sviluppo interno. L’agricoltura si specializzò e aumentarono le rese con l’introduzione delle tecniche di rotazione delle colture. Fiorì il commercio interno, in particolare dei prodotti artigianali. Le città crescevano e si arricchivano di attività commerciali. A Osaka e poi a Edo si formarono i primi mercati su larga scala. Questa stabilità economica durò a lungo, anche se alla fine portò a una certa rigidità del sistema che non resse ai cambiamenti internazionali dell’epoca Meiji.

La fine dello shogunato Tokugawa

A partire dalla metà del XIX secolo alcuni fattori interni ed esterni indebolirono progressivamente il potere dei Tokugawa. Da un lato alcuni daimyo sfidarono apertamente l’autorità dello shogun, dall’altro la presenza delle navi della marina americana, che costrinsero il Giappone ad aprire alcuni porti al commercio estero nel 1853, fece emergere il bisogno di cambiamenti. Nel 1868 un’insurrezione guidata dai domini del sud dell’isola rovesciò lo shogunato, dando avvio al processo di modernizzazione e occidentalizzazione durante il periodo Meiji, che delineò il Giappone moderno.